L’esperienza delle comunità di Clan Universitari (C.U.) è nata per venire incontro alle esigenze degli scout fuori sede, che vivono lo scautismo in un periodo per loro particolarmente importante e delicato.
Queste realtà sono nate dal basso, cioè da giovani studenti universitari scout, che hanno cominciato ad incontrarsi con la voglia di vivere e portare lo scautismo dentro l’ università e di non abbandonare il percorso intrapreso nei luoghi d’origine.
I C.U. vogliono dare una risposta a questo bisogno con il metodo scout “adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi”, come dice l’Art. 1 dello Statuto Agesci, con una attenzione particolare per gli studenti universitari fuori sede.
La storia dei C.U. è ormai trentennale. (Vedi Storia)
L’attuale situazione conta operativi 5 gruppi a Bologna, Roma, Milano, Padova e Torino per un totale di un centinaio di ragazzi ed una trentina di capi. I gruppi di Roma (Roma S.U.), Milano (63) e Torino (110) sono gruppi autonomi autorizzati e inseriti attivamente nelle rispettive Zone. I C.U. di Padova e Bologna sono seconde unità delle comunità R/S di gruppi cittadini, del Padova 7 e del Bologna 3.
La vita da fuori sede incide fortemente sulla crescita dei ragazzi, mettendo alla prova le loro capacità di autonomia, di condivisione di vita con gli altri, di gestione del tempo e del denaro. Incide anche dal punto di vista psicologico, perché essi si ritrovano improvvisamente senza quei riferimenti che guidavano il loro comportamento a casa.
Riassumendo gli R/S universitari fuori sede:
Alla luce di numerosi anni di sperimentazioni ed esperienze sul campo, riteniamo che la realtà dello scautismo universitario possa fornire un arricchimento per l’Associazione in quanto è un’opportunità concreta per tanti ragazzi, che scelgono di studiare fuori dalla propria città, di continuare il cammino scout.
Il Clan universitario si propone di offrire ai ragazzi:
L’inserimento dell’R/S nel C.U. segue il principio della gradualità: nei primi mesi si tende ad essere legati al proprio Clan d’origine ma è solo un momento di passaggio che dura giusto il tempo di elaborare il distacco. Successivamente l’R/S si rende conto che lo scautismo va vissuto nel quotidiano camminando con i propri compagni di strada. L’R/S a quel punto si identifica completamente nella comunità del C.U.
Perchè funzioni al meglio, il passaggio da un clan all’altro necessita del supporto e della collaborazione fra le staff, sia riguardo alla passata progressione personale dell’R/S sia per progettare insieme i punti su cui lavorare verso la Partenza.
4.2 L’università come territorio di riferimento
I vari gruppi universitari testimoniano quindi all’interno dell’Università l’identità chiara e precisa di appartenenza all’Agesci e sono dunque una finestra dedicata sul mondo universitario e sulle problematiche dei ragazzi in questo delicato momento della loro crescita per l’Associazione.
Il C.U., riconoscendo l’università come suo luogo eletto, si pone come:
4.3 L’importanza di un progetto: l’esperienza delle Co.Ca. e delle Zone
A garanzia della qualità della proposta occorre che:
Che la maggior parte dei C.U. attualmente attivi collabora attivamente con la Zona, verso la quale il C.U. è in servizio riguardo il mondo universitario e dei fuori sede